domenica 15 maggio 2011

Salvo o cancello?

GLI INSODDISFATTI

A volte contiamo i chilometri, a volte gli anni, i mesi, le settimane, i giorni, gli oggetti, le pagine dei libri…Passiamo la nostra vita ad accorgerci che manca qualcosa o che non abbiamo abbastanza tempo per terminarla. Tutto ciò ci affligge irrimediabilmente e ci fa sentire scontenti, insoddisfatti, falliti, inadeguati, depressi, stressati, tristi, egoisti e, alla fine, cattivi.
Abbiamo la possibilità di scegliere fra tante vie diverse e tanto imbocchiamo sempre la più complicata e, se anche imboccassimo quella facile, la lasceremmo presto per quella difficile continuando a cercare di dimenticare quella facile…e perché no…provando anche dei rimorsi terribili.
Abbiamo tanti sogni, tutti bellissimi, meravigliosi, ma altrettanto inarrivabili, o comunque non tutti insieme. Riusciamo ad immaginarli così bene, da poterli sostituire con la realtà, fino a che non ci stanchiamo anche di quelli o, peggio ancora, sogniamo quelli degli altri.
Vogliamo, facciamo, otteniamo, partiamo, arriviamo, ma rimaniamo sempre nello stesso punto.
Non accettiamo che le cose possano anche andare male, perché al giorno d’oggi non c’è tempo, non c’è modo, non c’è verso e, se proprio deve accadere, non  è colpa nostra ma di qualcun altro…
ACCONTENTARSI: è un verbo pronominale intransitivo, chi lo sa fare è bravo, ha capito come si vive. Io no, non so farlo, perché nel mio vocabolario della vita  ho anche altre parole: DUBBIO, RIMPIANTO, FORTUNA, PAURA, INSICUREZZA, GIUDIZIO, STIMA, POTERE, DENARO, DOLORE.
Conosciamo tante persone: le stimiamo, le odiamo, gli vogliamo bene, ma in realtà amiamo solo noi stessi. Tu mi rincorri e io ti allontano, tu ti stanchi e io allora ti rincorro, in  realtà non so neanche perché lo facciamo, però sentiamo che è giusto così, perché ci manca qualcosa…Ed eccoci di nuovo a tenere la contabilità della nostra vita! Contiamo le amicizie, quelle nuove, quelle finite, quelle che ancora durano (e chissà per quanto ancora), contiamo i soldi, contiamo gli esami, contiamo tutte le cose degli altri e le paragoniamo alle nostre, cercando invano una consolazione.
A forza di contare ciò che manca, ho perso il filo del discorso e mi viene naturale da chiedermi:”Forse manca sempre qualcosa perché otteniamo troppo?”.

2 commenti:

  1. però pensa che tristezza accontentarsi di tutto e tralasciare ciò che vogliamo noi.... preferisco le strade difficili....

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