mercoledì 29 giugno 2011

DUE film, DUE cose in comune: La confusione esistenziale e...il FINALE TRONCO!

Cominciamo con il primo...


Quando crediamo di sentirci liberi, ma in realtà abbiamo solo paura di prendere una decisione definitiva.


"Vicky Cristina Barcelona", W. Allen, USA  2008.

"Sembrava che tutto fosse perfettamente in equilibrio, perfettamente in armonia: Maria Elena era calma e rilassata, Juan Antonio stava attraversando un periodo molto creativo. Solo Cristina, mentre gli ultimi giorni d’estate svanivano, cominciò a provare un’antica e familiare sensazione, quella crescente irrequietezza che temeva, ma che sapeva riconoscere fin troppo bene. All’improvviso i pensieri cominciarono a prevalere sui sentimenti, pensieri e interrogativi sulla vita e sull’amore e per quanto cercasse di resistere, non riusciva a toglierseli dalla mente".


"E’ buffo, io e Maria Elena siamo fatti l’uno per l’altra e non siamo fatti l’uno per l’altra…è una contraddizione".


Ed ecco il secondo: "Closer", M. Nichols, 2004.

Questi personaggi sono davvero dei confusi! Sono una consolazione per tutti quelli che si ritengono persone problematiche! Il film, nel complesso, l'ho trovato noioso e abbastanza lento, non dimentichiamoci però, che offre un'ora e mezzo di Jude Law e del dermatologo che tutte vorremmo,
 interpretato da Clive Owen!




"Per un anno intero non ti ho neanche visto!"

"Sì, che mi hai visto"
"Solo perché mi dai la caccia fuori dallo studio"
"Io non dò la caccia, sto in agguato e quando non ci sono tu mi cerchi"
"E come lo sai se non ci sei?!"
"Perché io ci sono…in agguato e a distanza..".

(Uno dei tanti esempi di dialoghi contraddittori e farneticanti dei personaggi confusi di questo film...mah...).





domenica 26 giugno 2011

Centoventidue minuti dentro Los Angeles.

Sboccato, scorretto e poco credibile. Questi sono i primi tre aggettivi che mi vengono in mente per descrivere "Alpha Dog", ma c'è di più...Dietro questa descrizione approssimativa, c'è l'espressione di un mondo che ti invita ad entrare e a viverlo dalla prima scena all'ultima! All'improvviso ti ritrovi anche tu dentro ville californiane da sogno, in mezzo a feste incasinate che hanno di gran lunga oltrepassato il limite della legalità! Ti guardi in giro e ci sono gli attori più fighi di Hollywood che offrono anche a te di condividere quell'atmosfera bruciata, dal sole e non, della "peggio" gioventù della periferia di Los Angeles. Chi non vorrebbe farsi risucchiare per almeno due ore dentro questa location lisergica??! Io sì!



Nick Cassavetes immagina questo sfondo per raccontare una storia molto tragica e realmente accaduta...Decide di lasciarci l'amaro in bocca dopo averci fatto divertire per bene, un po' come un senso di nausea post-sbronza. E' inutile dire che, con sensazioni così forti, il regista si è potuto permettere il lusso di trascurare i dialoghi...Peccato, perché con quell'ultimo sforzo avrebbe creato un film in grado di competere con la più fredda e nebbiosa, ma pur sempre lisergica, atmosfera inglese di "Trainspotting".

"Alpha Dog", Nick Cassavetes, USA 2006.

Il film è finito, ma io sono sempre sulle colline di Los Angeles...


venerdì 17 giugno 2011

I film eterni!

"Rubare è un mestiere impegnativo, ci vuole gente seria, mica come voi! Voi, al massimo... potete andare a lavorare!" (Tiberio).


Mario Monicelli, "I soliti ignoti", ITA, 1958

                        GENIO!

lunedì 13 giugno 2011

FILM DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!

"Soul kitchen", Fatih Akin, GER, 2009.

Ieri, oggi e domani come sarà?

Le nostre vite sono incasinate. Sono segnate da situazioni intricate, ambigue ed incomplete. Beh, chi di voi non ha mai pensato al futuro? Quanto è bello e rassicurante fare proiezioni improbabili sul nostro futuro! Tutto si risolve! Tutto diventa più facile! E come nelle trame dei migliori film di sempre, il lieto fine è assicurato: incessante applauso del pubblico, titoli di coda e se immagino come sottofondo una colonna sonora accattivante, ottengo un CAPOLAVORO! .
Purtroppo, nella realtà, non accade proprio così…
La verità? Non basta vivere giorno per giorno, neanche ora per ora, infatti, ciò che accade in un secondo, può determinare l’esito della nostra giornata.

Partendo da questo mio pensiero, approfitto per ricordare un grande film (della  serie: film così non se ne faranno mai più...).

"Ieri, oggi, domani" di Vittorio De Sica, ITA, 1963.

lunedì 23 maggio 2011

Malinconia...



Non dire "non ce la faccio". Dì piuttosto "non ho ancora finito" 
(The Tree of Life).















domenica 22 maggio 2011

La Palma d'Oro va a....

                 Terrence Malick con "The Tree of Life"!!!




E noi italiani niente....